CATTEDRALE DI CEFALU'
DESCRIZIONE
La Cattedrale di Cefalù fu fondata insieme alla diocesi da re Ruggero II nel 1131: la costruzione guarda dall’alto di una scalinata costruita nel 1851 ed è preceduta da un ampio sagrato a terrazzo che un tempo ospitava un cimitero. Le due torri che serrano ai lati la facciata sono il suo segno distintivo: alleggerite da eleganti bifore e monofore, sono sormontate da cuspidi piramidali aggiunte nel Quattrocento, una a pianta quadrata e l’altra a pianta ottagonale. Nella parte superiore della facciata (completata nel 1240) la decorazione ad archetti ciechi e ad archi intrecciati è interrotta da una finestra centrale; in quella inferiore, è inserito il portale in marmo scolpito con motivi figurati e decorativi, preceduto da un portico a tre arcate coperto da volte a crociera costolonate, la cui costruzione venne iniziata intorno al 1471 dal magister lombardo Ambrogio da Como. L’interno presenta un impianto basilicale a tre navate, scandite da sedici colonne di granito (otto per lato) che sostengono slanciati archi a sesto acuto a doppia ghiera; esse sono coperte da soffitti lignei, di cui quello centrale conserva alcuni resti dell’originaria decorazione pittorica con motivi vegetali e figurativi, opera di maestranze islamiche del XII secolo. Due grandi colonne con capitelli figurati sorreggono l’arco trionfale ogivale che collega la navata al transetto. Il coro, molto profondo, si sviluppa in altezza ed è coperto da due volte a crociera a ogiva di ascendenza anglo e franco-normanna.
L’abside centrale, le pareti del presbiterio e la volta del coro sono rivestite da mosaici realizzati da maestranze bizantine tra il regno di Ruggero II (tra il 1145 e il 1154) e il regno di Guglielmo I (tra il 1154 e il 1166). Bellissima processione di figure ieratiche che seguono un preciso ordine gerarchico: nel catino dell’abside centrale, la figura del Cristo Pantocratore benedicente; nella fascia sottostante, la Vergine e quattro Arcangeli; nelle due zone inferiori, ai lati della finestra, i Dodici Apostoli. Sulle due pareti del bema (la zona della chiesa riservata al clero e ai ministri) figure di Santi e Profeti, allineati su quattro fasce sovrapposte; nella volta a crociera, chiudono gli Angeli e i Serafini. Tutte le figure sono accompagnate dal nome del personaggio in greco o in latino, mentre altre due iscrizioni si trovano a corredo dell’intero complesso figurativo absidale: la prima corre lungo l’arco del catino e riguarda il Pantocratore; la seconda si trova in basso, al termine della decorazione absidale, con il nome di Ruggero II e la data 1148.
Sul fianco settentrionale della Cattedrale si apre il chiostro del XII secolo. A pianta quadrata, è circondato per due lati da un portico con arcate ogivali su capitelli figurati e istoriati (i colonnati delle altre due corsie sono andati distrutti tra il XIX e il XX secolo), opera di maestranze scultoree romaniche della metà circa del XII secolo, sorretti da colonne binate.