Chiesa di Santa Maria Maddalena
DESCRIZIONE
La chiesa, dedicata oggi ai carabinieri siciliani morti durante i conflitti, fu voluta dall’arcivescovo Gualtiero.
Sorge nel cuore del Cassaro, all’interno dell’antica Galka, in cui dal XVII secolo venne impiantato un vasto complesso militare, oggi sede del Comando della Legione Carabinieri Sicilia in Corso Vittorio Emanuele.
La chiesetta, di modeste dimensioni, presenta un’architettura cristallina che risponde perfettamente ai canoni dello stile arabo-normanno del XII secolo.
La sua nascita è connessa ai lavori di costruzione della nuova Cattedrale, voluta dall’arcivescovo Gualtiero: il prelato pensò di edificare la piccola cappella per ospitare, durante i lavori della nuova fabbrica, le tombe reali fino ad allora collocate nella cappella della Maddalena nell’antica cattedrale. In questo contesto, Santa Maria Maddalena nascerebbe prima del 1187, anno in cui si ha la prima attestazione della chiesa.
Nel 1891, grazie a un decreto regio venne dichiarata “monumento nazionale” e quindi restaurata dall’architetto Giuseppe Patricolo. Ulteriori restauri sull’edificio furono condotti negli anni ’40 del secolo scorso, quando venne liberato dalle strutture moderne restituendo la piena leggibilità della sua facies medievale.
All’esterno la chiesa presenta forme ben definite, caratterizzate da apparecchi murari ottenuti mediante l’uso di piccoli conci ben squadrati.
La facciata, alterata rispetto all’aspetto originario, presenta un portale di accesso cinquecentesco, che in origine doveva essere a sesto acuto – verosimilmente marcato dai caratteristici rincassi – e conserva la torre campanaria medievale, cui si accede attraverso una porticina sul muro meridionale, vicino la controfacciata.
L’interno richiama quello della chiesa di San Cataldo: a tre navate separate da arcate archiacute poggianti su quattro colonne.
Notevoli sono i capitelli, esempio raffinato della plastica scultorea del XII secolo, così come l’espediente dell’accorciamento del passo delle arcate procedendo dalla facciata verso l’abside, per creare un effetto di maggiore lunghezza delle navate. Quest’ultime, coperte da un soffitto ligneo a travatura (quello della navata centrale più alto) sono concluse da tre absidi, caratterizzate dalle consuete colonnine entro nicchie angolari.
Le navate sono divise dal presbiterio triabsidato da un transetto sopra cui in origine si trovava una cupola, oggi sostituita da un soffitto piano.
Dalla fine degli anni Quaranta del secolo scorso la chiesa di Santa Maria Maddalena è stata dedicata a tempio commemorativo dei Carabinieri siciliani caduti in guerra.