Chiesa della SS. Trinità (Magione)
DESCRIZIONE
Dimora dei cavalieri Teutonici, la chiesa deve il suo appellativo all’essere stata Mansio dell’Ordine.
Venne fondata intorno al 1191 sui resti di una preesistente fabbrica, come confermato da ritrovamenti archeologici.
La chiesa della Santissima Trinità rappresenta uno degli ultimi prodotti dell’architettura arabo-normanna e risente della grande esperienza della Cattedrale, da poco compiuta. Pesantemente rimaneggiata alla fine del Settecento, tra il 1920 e il 1925 venne restaurata dall’architetto Francesco Valenti, che riuscì a recuperare l’aspetto originario dell’edificio, malgrado il sacrificio di alcuni elementi originali. Gli ultimi restauri giunsero per riparare i danni dei bombardamenti americani del ‘43 che la danneggiarono gravemente. La zona presbiteriale è leggermente rialzata rispetto al corpo delle navate e dotata di grandi archi acuti impostati su pilastri, ai quali sono appoggiate colonnine.
Le absidi sono introdotte da colonnine entro nicchie angolari, che in quella centrale si sovrappongono in triplice ordine.
Alcuni studiosi hanno messo in evidenza come, pur essendo la chiesa risultato di influenze artistiche locali, si sviluppi in altezza in una maniera accentuata e insolita rispetto alla tradizione arabo-normanna.
La copertura a capriate è oggi ricostruita secondo la conformazione originaria, conservando parti lignee originali decorate con pitture islamiche e iscrizioni augurali. Nel locale adiacente alla chiesa, battistero fino a tempi recenti, si conserva nella muratura una bifora del secolo XII, alla quale è adattato un fusto di colonna con iscrizioni coraniche. A sinistra dell’edificio restano visibili alcune parti del monastero e del chiostro. Di quest’ultimo si conservano le corsie meridionale e settentrionale: deriva dal chiostro monrealese ed è caratterizzato dal rigoroso ordine delle arcate ogivali a doppia ghiera su colonnine binate fregiate da eleganti capitelli.